Nel video l’intervista a Michele Barcaiuolo, Coordinatore regionale Fratelli d’Italia Emilia-Romagna
Il caso aMo finisce in Parlamento. E lo fa con una interrogazione a firma di Fratelli d’Italia, chiedendo al Governo non solo se fosse a conoscenza dei fatti riportati, ma anche se ci sono gli estremi per effettuare nuovi accertamenti ispettivi tramite i Ministeri competenti, oltre alla possibilità di predisporre modifiche normative e una revisione organica a livello nazionale della gestione delle agenzie per la mobilità. Il focus è di nuovo sulla sottrazione di risorse, stimate a oltre 500mila euro rispetto ai 400mila inizialmente rilevati. È sulla responsabilità di chi aveva il compito di controllare che Michele Barcaiuolo, parlamentare che ha firmato l’interrogazione, accende i riflettori: una responsabilità che per Fratelli d’Italia è tutta politica. Il revisore dei conti di aMo, oltre a ricoprire lo stesso ruolo per il Partito Democratico, aveva in tutto 29 incarichi, rileva Fratelli d’Italia: una quantità incompatibile con un lavoro svolto con accuratezza e attenzione, secondo Barcaiuolo.