È stato il rombo delle moto ad aprire l’ultimo saluto ad Aurora Passanti. Un suono forte, vibrante, che ha attraversato le strade di Zocca come un abbraccio collettivo. Erano decine i motociclisti presenti, amici e compagni di strada, arrivati in sella per accompagnarla nel suo ultimo viaggio. Un omaggio sincero, pieno di significato, perché Aurora la moto ce l’aveva nel cuore: la viveva come simbolo di libertà, passione e amicizia e sui social scriveva: “A piedi cammino, in macchina viaggio, in moto sogno”. La chiesa parrocchiale del paese era gremita questo pomeriggio, per dare l’addio alla 24enne scomparsa tragicamente lo scorso 13 luglio in un incidente stradale sulla Nuova Estense, alle porte di Modena. A bordo dell’auto con lei c’era l’amico Alex Martinelli, 27 anni, di Pavullo. A causa probabilmente dell’asfalto scivoloso per la pioggia, il veicolo è uscito di strada nei pressi della rotonda del Grappolo, schiantandosi contro un albero e prendendo fuoco. Aurora è morta sul colpo. Alex, ricoverato in gravi condizioni al Centro Grandi Ustionati di Parma, è deceduto tre giorni dopo. Tutta Zocca si è fermata; in chiesa l’emozione era palpabile. In tanti l’hanno voluta ricordare per il sorriso contagioso, per la sua generosità e per quella voglia di vivere che la rendeva speciale. Devastata dal dolore mamma Giuseppina. Quel rombo di motore, oggi, non è stato solo rumore: è stato amore, è stato un messaggio di libertà e memoria: un tributo a una giovane vita spezzata troppo presto, ma che continuerà a vivere nel cuore di chi l’amava. Addio Aurora