Molte le imprese presenti oggi al San Filippo Neri di Modena per conoscere gli studenti: l’università si attiva con l’intento di far incontrare domanda e offerta di lavoro

Oggi pomeriggio al San Filippo Neri centinaia di studenti e neolaureati hanno avuto l’opportunità di un primo incontro con il sistema produttivo, attraverso la mediazione dell’Università, il cui compito non è più solo quello di formare gli studenti, ma anche quello di aiutarli a fare il loro ingresso nel mondo del lavoro. Opportunità non irrilevante al giorno d’oggi: i dati sconfortanti sulla disoccupazione giovanile infatti non escludono più nemmeno chi ha la laurea. Sono infatti in aumento anche tra i laureati, oltre ai precari e ai sottoccupati, anche i cd neet: acronimo inglese indicante i ragazzi che non studiano, non hanno lavoro e nemmeno lo cercano, troppo abituati ormai a non trovarlo. Nella facoltosa e produttiva Emilia-Romagna il precariato e l’inattività giovanile presentano un impatto sociale attenuato, ma non del tutto assente, in un mercato del lavoro che premia alcune categorie e ne lascia indietro altre. I career day, come quello che l’Università prepara per ottobre e anche i più ordinari incontri come quello di oggi intendono agevolare il contatto tra mondo dello studio e mondo del lavoro, come sottolinea il miss-match tra domanda e offerta. Tante le idee in campo oggi pomeriggio: i convenuti al San Filippo Neri infatti non sono solo quelle degli studenti e degli addetti alla selezione, ma anche operatori culturali e fondazioni, come la Marco Biagi di Modena.

 

Nel video le interviste a Cinzia Magnani, Unimore, Monica Lodi, Er.Go e a Federica Pillo, Fondazione Marco Biagi – Modena