Nel giro di due mesi tre donne sono state uccise in circostanze violente. Una escalation di violenza e brutalità che non accenna a fermarsi. Nel 2018 nella nostra provincia ci sono stati ben 7 omicidi, 4 delle vittime erano donne

Ghizlan El Hadraoui, Khaddouj Hannioui e ora Dan Benedita, tre donne, tre vite spezzate nel giro di appena due mesi; uccise in circostanza violente da uomini che con crudeltà e ferocia si sono accaniti sui loro corpi spegnendo per sempre i loro sorrisi. Il cadavere di Ghizlan è stato trovato il 6 febbraio e ad ucciderla è stato il marito che non accettava la separazione. Khaddouj Hannioui è stata ammazzata con numerose coltellate a Finale Emilia dal nipote trentenne con alle spalle diversi problemi psichiatrici, e ora la 40enne Dan Benedita trovata in un fossato con il corpo nudo ricoperto di segni di violenza. Una escalation di follia che sembra sempre più difficile da arrestare. Anche il 2018 si è concluso con un bilancio mortale da brividi: sette in tutto gli omicidi di cui 4 donne: a febbraio Mata Arietta, la prostituta ungherese ritrovata sui binari a Gaggio in Piano, uccisa da Pasquale Concas, ora risultato indagato anche per la morte dell’avvocato Elena Morandi. A Serramazzoni la 66enne Anna Grishchenko. E ancora la prostituta Neata Vasilica Nicoleta trovata carbonizzata tra le campagne di San Donnino ed Elide Valentini soffocata nel sonno dal figlio a Sassuolo. Numeri che fanno paura e ai quali si aggiungono le donne vittime di violenza, aumentate del 5% in Emilia Romagna: sono state 162 in più rispetto alle 2.852 dell’anno precedente. 1919 di loro sono italiane.