Un convegno organizzato all’Istituto Corni ha avuto lo scopo di parlare agli studenti del tema dei “profughi ambientali”. Si tratta di quei migranti che scappano da catastrofi naturali o da luoghi divenuti invivibili a causa dei cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici non influiscono solo sulla qualità dell’aria, ma anche sulla migrazione. Con il surriscaldamento globale, zone ora coltivate diventeranno desertiche e altri eventi catastrofici renderanno invivibili alcune aree del pianeta, costringendo chi oggi vi abita a migrare altrove. Si tratta di un fenomeno già molto diffuso, ma nonostante questo, la convenzione di Ginevra del 1951 non riconosce lo status di profugo a chi scappa da disastri ambientali. Per far conoscere il tema ai giovani, oggi al Corni di Modena numerose associazioni hanno organizzato un convegno per parlare del collegamento tra ambiente, clima e migrazioni.
Nel video l’intervista a:
– Giuliano Stenico, Fondatore CEIS
– Valerio Calzolaio, Giornalista e scrittore






































