Le iniziative per la giornata della donna iniziano con un incontro per riflettere sulla disparità di genere da un punto di vista salariale e pensionistico. Dagli interventi è emerso un quadro di ineguaglianze che stenta a cambiare
Ancora oggi le donne vengono pagate meno degli uomini e faticano ad avere una carriera continuativa, dovendo spesso decidere tra il lavoro e la cura della famiglia. Il gap salariale è trasversale a tutte le attività lavorative. Secondo uno studio curato dal sindacato Usb, le dipendenti donne sono pagate il 23% in meno rispetto agli uomini, percentuale che sale al 29% per il lavoro autonomo e al 38,5% tra le lavoratrici più istruite. Il Forum Economico Mondiale ha calcolato che sulle basi delle tendenze attuali per colmare questo Gap Salariale tra donne e uomini occorreranno almeno 217 anni. Numeri confermati anche da altre ricerche, condotte da diversi enti in diversi ambiti, come quella della commissione delle pari opportunità della nostra provincia sui liberi professionisti. I dati sono stati rilasciati nell’ambito di una conferenza tenutasi a Modena, dal titolo “Futuro prossimo” che ha visto anche il contributo dei maggiori sindacati e dell’università Unimore. Una situazione mai risolta che ancora non vede soluzione, dato che anche le manovre bandiera del governo del “cambiamento”, non tengono conto della condizione delle donne.
Nel video l’intervista a:
– Mirella Guicciardi, Coordinatrice CPO del CUP
– Maria Cecilia Guerra, Docente Universitaria UniMore






































