Le forze politiche chiedono chiarimenti sul vasto incendio scaturito ieri sera nel deposito Hera in via Caruso. Mentre proseguono i campionamenti dei tecnici di Arpae le opposizioni insistono perché si faccia quanto prima luce sulle conseguenze del rogo per la salute dei cittadini
La vastità e la devastazione dell’incendio scoppiato in un deposito Hera di Via Caruso hanno suscitato le reazioni e tanti interrogativi delle forze politiche modenesi preoccupate all’unisono per la salute dei cittadini. La lega, con Stefano Bargi chiede chiarimenti in merito ai rifiuti andati a fuoco ma anche di conoscere il prima possibile i risultati dei campionamenti rilevati da Arpae, per gli eventuali danni ambientali. L’esponente del Carroccio invita la Regione a rendere note “la quantità, la tipologia e la provenienza dei rifiuti bruciati nell’incendio”. Dello stesso avviso anche Giulia Gibertoni del Movimento Cinque Stelle che incalza: “Aspettiamo tempestive comunicazioni e analisi da Arpae sulle emissioni prodotte durante l’incendio: la popolazione deve essere tenuta informata sui dati di tutti gli inquinanti”. Sul rogo di via Caruso è intervenuta anche Cinzia Franchini leader della lista Modena Ora che punta il dito contro Hera, Arpa e il Comune di Modena: ‘ A quasi 24 ore dallo scoppio dell’incendio al deposito di stoccaggio dell’impianto di recupero Hera, regna un assordante ed imbarazzante silenzio da parte di Hera, Arpae e soprattutto da parte del Comune di Modena e del Sindaco Muzzarelli, responsabile della salute dei cittadini modenesi, che vogliono e devono sapere con chiarezza quantità, tipologia di materiale andato bruciato ed i relativi possibili rischi che stiamo correndo».


































