Nel vertice che si è tenuto al Centro Unico di Protezione civile di Marzaglia, il Presidente della Regione Bonaccini ha annunciato la richiesta dello stato di emergenza per garantire il risarcimento dei danni. Le precipitazioni hanno messo a rischio non solo i due principali fiumi ma l’intero reticolo idrografico

Le criticità del sistema idrografico modenese erano note e hanno avuto conferma in questo lungo fine settimana di precipitazioni e di piene dei fiumi. Ma se lo scorso anno la piena più preoccupante era stata registrata sul fiume secchia, questa volta a soffrire è stato in egual misura anche il panaro e l’intero bacino idrografico minore. Le immagini delle acqua del torrente tiepido tracimate hanno creato danni ad abitazioni, attività produttive e di servizio. Questa mattina la situazione era ancora così. Abitazioni invase dall’acqua a pochi metri dalla via emilia, ed il ponte sulla via emilia dove galleggiano ancora rifiuti e vegetazione che la piena ha portato a valle, ostruendo i passaggi ed obbligando la chiusura delle strade. Proprio nel tratto che tra il 2017 ed il 2018 era stato oggetto di lavori in emergenza. E di nuova emergenza ha parlato questa mattina anche il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, al vertice che si è tenuto al centri unico operativo di protezione Marzaglia. Al Tavolo organizzato al centro di marzaglia dal quale durante i due giorni sono state coordinate le operazioni del Con Centro Operativo Comunale, Sindaco, Prefetto, ed il Capo della protezione civile regionale.

Nel video le interviste a:

– Stefano Bonaccini, Presidente della Regione

– Rita Nicolini, Dirigente Capo Protezione Civile Emilia Romagna