Nei giorni scorsi è stata depositata in municipio la perizia sull’esplosione che ha sventrato l’appartamento in via della Cappellina a Nonantola. La palazzina non verrà demolita ma necessita di lunghi interventi per la messa in sicurezza

Non sarò demolita la palazzina in via Cappellina a Nonantola dove lo scorso 4 gennaio è scaturita una violenta esplosione che ha completamente distrutto uno dei quattro alloggi presenti. Si attende l’esito della perizia dei Vigili del Fuoco per fare luce sulle cause dell’esplosione, ma intanto quello che è certo è che l’appartamento dove è partito il tutto è stato dichiarato completamente inagibile. Nonostante gli ingenti danni riportati a tutta la palazzina, le scale condominiali e gli altri appartamenti si sono salvati, ma prima di poterli utilizzare è necessario sottoporli a degli accurati interventi di messa in sicurezza. Al momento dunque ancora non è possibile stabilire quando gli inquilini potranno tornare nelle loro abitazioni. Bisognerà infatti predisporre un cantiere ma ancora non si conoscono le tempistiche soprattutto perché la prima cosa da fare sarà chiarire le eventuali responsabilità. Sembra essere due le ipotesi al vaglio degli inquirenti, una riguarda il contatore del gas, che si trova all’interno della casa, l’altra, invece, il collegamento dei fornelli alla rete. Poche ore prima dell’esplosione, infatti, un tecnico era intervenuto sul contatore per riattivarlo dopo un periodo di chiusura, durante il quale gli inquilini avevano utilizzato delle bombole per cucinare.