Nell’ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali, UniMore ricorda quei tragici eventi con una serie di lezioni rivolte a professori e studenti. L’obiettivo è quello di fornire una chiave di lettura per avere una visione critica e far sì che la storia non si ripeta

Ottant’anni fa entravano in vigore nel nostro Paese le leggi razziali. Era il settembre 1938, l’Italia fascista si adeguava alla legislazione antisemita della Germania nazista, varando una serie di provvedimenti discriminatori nei confronti degli ebrei. La razza entrava per la prima volta nella legge di Stato, dando adito a un clima che portò prima agli allontanamenti, poi alle deportazioni di migliaia di persone. L’Università di Modena e Reggio ricorda e riflette su queste dinamiche, nel giorno in cui, come conseguenza delle discriminazioni, si suicidò un noto ebreo modenese, l’intellettuale Angelo Fortunato Formiggini. Una serie di interventi ha ridipinto il clima socio-politico di quegli anni per fornire una chiave di lettura utile a capire anche le dinamiche di oggi, perché il pericolo di una ricaduta razzista è tutt’altro che scongiurato.

 

Nel video l’intervista al Dott. Andrea Rapini, professore di Storia Contemporanea UniMore