La sfida di domenica col Lecce riporta alla mente dei tifosi carpigiani l’impresa del 2013, con la finale playoff vinta in Puglia.

Sono passati già 5 anni, ma il ricordo è ancora fresco. Il ritorno domenica del Lecce a Carpi, 1500 giorni dopo la finale playoff di Lega Pro del 2013, è un tuffo nel passato per i tifosi carpigiani. Tutto cominciò proprio lì, in Salento, col Carpi di Brini promosso in B e qualche anno dopo capace con Castori di conquistare pure la A. Da allora la formazione biancorossa non ha più lasciato le prime due categorie del calcio italiano, obiettivo che quest’anno è diventato prioritario. Carpi-Lecce sarà anche il remake di una sfida che infiammò quell’indimenticabile stagione. Coi pugliesi la squadra allora affidata a Cioffi e Tacchini vinse a fine andata al Cabassi grazie al rigore di Arma, conquistando il titolo di campione d’inverno. Il 2-2 alla penultima di regular season, poi, valse la certezza di disputare i playoff, preambolo per quelle due straordinarie finali. All’andata, in Emilia finì 1-0 grazie alla punizione di Kabine su cui il velo, o il tocco anche se non assegnato dai tabellini, di tacco di Concas fu decisivo. Al ritorno ancora Kabine, dopo il vantaggio fulmineo di Bogliacino, firmò l’1-1 che valse la storica promozione in B. Il Lecce ci ha messo 5 anni per riassorbire quella botta, ma ora lanciato a -3 dalla vetta sogna la doppia scalata verso la A. Il Carpi con quell’impresa ha messo le fondamenta per stare stabilmente nel grande calcio. E ora proprio col Lecce vuol dare un altro segnale a chi pensa che il suo ciclo sia terminato.