Dura la manifestazione dei dipendenti dell’Ausl di Modena che questa mattina hanno tenuto un presidio davanti alla Prefettura. Alla base della protesta, la mancata erogazione dei premi di produttività

Non è stato certo il maltempo a fermare il presidio dei dipendenti dell’azienda USL di Modena, davanti all’ingresso della prefettura. All’interno del palazzo di un viale Martiri completamente bloccato dalla dura manifestazione questa mattina si è tenuto l’incontro tra il Prefetto, i segretari di Cgil, Cisl e Uil e i vertici dell’azienda sanitaria sul taglio dei premi di produttività. Fuori, i fischi, le bandiere e gli striscioni di chi quei premi questo mese non li ha visti arrivare in busta paga, con una diminuzione oscillante tra i 100 e i 150 euro. L’origine della vertenza, che sta tenendo alta l’attenzione anche in Regione, è da ricercare in un’indagine del Mef, che ha contestato all’Ausl il metodo di erogazione dei premi, per anni distribuiti ai dipendenti secondo gli obiettivi raggiunti dagli interi reparti. Da qui, la decisione del direttore generale di modificare le modalità, venendo meno agli accordi, già stati stretti con i sindacati a luglio, nei quali si attestava il vecchio sistema di erogazione. Da allora, diverse sono state le richieste di incontro e mediazione da parte delle sigle. Un centinaio i dipendenti, tra infermieri e tecnici, scesi oggi in strada per manifestare contro quello che viene visto come un ingiustificato taglio agli stipendi. Ma i lavoratori interessati dalla manovra sono circa 4500.

Nel video l’intervista a:

– Giuseppe Belloni, Segretario organizzativo Uil Fpl di Modena

– Fabio De Santis, Segretario Provinciale Fp Cgil