Si sono tenute oggi le celebrazioni per il trentottesimo anniversario della strage di Bologna che, il 2 agosto 1980, costò la vita ad 85 persone. Ancora oggi, i familiari delle vittime continuano a chiedere la verità

Tutta Italia era simbolicamente presente, questa mattina, alla stazione centrale di Bologna per celebrare la Giornata in Memoria delle vittime di tutte le stragi in occasione del trentottesimo anniversario della strage del 2 agosto 1980. Una cerimonia ufficiale iniziata alle 10 in piazza Medaglie d’Oro alla presenza di tutte le autorità civili e militari con il fischio del treno e un minuto di silenzio, e poi proseguita nella sala d’attesa del  primo binario della Stazione centrale per la deposizione di corone alla targa che ricorda il sacrificio del ferroviere Silver Sirotti. Trentotto anni trascorsi all’insegna di verità nascoste, depistaggi e continue domande per i famigliari delle vittime sempre presenti ad ogni commemorazione e che non hanno mai smesso di chiedere la verità su quanto accaduto ai loro cari ed ai loro amici.  Un anniversario, quello di questa mattina, che però si è svolto in un clima diverso rispetto ai precedenti, grazie a nuovi elementi che lasciano spazio ad un neonato ottimismo. A marzo è iniziato il processo per concorso nella strage nei confronti dell’ex Nar Gilberto Cavallini, con l’accusa di aver fornito supporto logistico a Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, già condannati in via definitiva come esecutori. Un attentato che, il 2 agosto 1980, costò la vita ad 85 persone che avevano la sola colpa di attendere il treno, cambiando quella di altre 200 e di tutti coloro che non hanno mai smesso di chiedere la verità e che oggi, a 38 anni di distanza, meritano di avere una risposta.