I sindacati alzano la voce e lamentano una mancata trasparenza da parte del Comune sui rilievi del Ministero di Economia e Finanze. Piazza Grande ha negato alle sigle la visione dei documenti che riguardano il fondo decentrato del personale, motivo della contestazione

Torna a far discutere l’ispezione del Ministero di Economia e Finanze che ha portato alla contestazione al Comune di Modena di circa 7 milioni di euro, destinati al fondo decentrato del personale riferito al quinquennio 2012-2016. I sindacati  Cgil, Cisl, Sulpl e Csa hanno richiesto i documenti riguardanti i rilievi del Mef, ma Piazza grande ha risposto con un diniego poiché la procedura di verifica del Fondo è ancora in corso. Ora le sigle rimarcano a gran voce il diritto ad avere l’accesso agli atti, lamentando poca trasparenza da parte dell’amministrazione, unitamente alla necessità di chiudere l’accordo sul Fondo di produttività del 2017 per poi aprire la trattativa sul 2018. E proprio sulla chiusura della trattativa dell’anno appena trascorso i sindacati stanno svolgendo assemblee con i lavoratori offrendo loro due alternative in attesa di visionare gli atti: o di chiudere con una proposta negoziata, o di avviare una vertenza con il Comune. Nel primo caso, si tratterebbe di una corresponsione parziale di circa l’80%, accantonando momentaneamente il residuo, tuttora sotto l’osservazione del Mef. La vertenza sospenderebbe invece di fatto i pagamenti del salario accessorio 2017. Intanto, denunciano i sindacati, in queste settimane le assemblee si sono svolte in un clima di tensione e incertezza dovute alla mancanza di trasparenza.