Confindustria Emilia si riorganizza, sposando l’idea innovativa delle filiere e organizzandone 20, ciascuna con la sua governance. Sono modenesi i Presidenti delle filiere agroalimentare, digital, carta e stampa, moda e lusso e salute
Confindustria Emilia abbandona la logica dei settori e sposa la filosofia delle filiere. Lo fa stabilendo una nuova organizzazione, che vede la suddivisione in 20 filiere e per ciascuna di esse una nuova governance quadriennale. L’obiettivo di questo sistema è quello di dare una dimensione significativa a un territorio manifatturiero rilevante come quello che copre le provincie di Modena, Bologna e Ferrara, perché proprio le dimensioni erano il punto più debole delle imprese del nostro territorio. Con le filiere, ovvero l’insieme delle aziende che concorrono a creare un prodotto o offrire un servizio, non pesa più la dimensione della singola impresa, ma quella dell’intera filiera. L’osservatorio presentato oggi vede come il sistema delle filiere abbia permesso alla nostra regione di crescere e di superare con numeri positivi il 2017 in tutti i 20 campi individuati. Tra le 20 filiere stabilite dalla nuova organizzazione, 17 sono legate alla manifattura. Portano i colori della nostra provincia i vertici della filiera agroalimentare, la più grande per numeri, del digital, della carta e della stampa, della moda e del lusso e della salute.
Nel video l’intervista a:
– Alberto Vacchi, Presidente Confindustria Emilia
– Giuseppe Villani, Presidente della filiera agroalimentare
– Stefano Bossi, Presidente della filiera Digital






































