Insegnanti e professori sempre più insoddisfatti e stressati, la causa è da ricercare anche nei numerosi episodi di violenza che nell’ultimo periodo hanno visto diversi docenti essere aggrediti fisicamente e verbalmente dai loro alunni. Un lavoro che presenta delle difficoltà spesso sottovalutate e che Cisl ha spiegato durante un convegno a Modena con l’ausilio di un esperto

Classi sempre più affollate, un complicato rapporto con le famiglie, ma soprattutto un divario generazionale con gli studenti che diventa necessariamente ogni anno più ampio. Sono numerosi gli episodi in quest’ultimo periodo che hanno visto i docenti delle scuole italiane vittime di episodi di aggressione fisica e verbale da parte dei propri alunni ed anche dalle famiglie: dalla professoressa disabile bullizzata e derisa in una scuola di Alessandria, alla maestra di Palermo presa a pugni dal genitore di un alunno perché aveva lamentato le troppe assenza del figlio, all’ultimo episodio di ieri a Lucca. Un video diffuso sul web riprende l’aggressione a un professore minacciato verbalmente da uno studente che aveva ricevuto una insufficienza. La violenza nelle scuole è ormai un’emergenza sociale che crea stress e disagio ai docenti che ci lavorano. Anche l’Emilia Romagna risente di questa problematica, un convegno Cisl tenuto a Palazzo Europa a Modena è stato organizzato con l’obiettivo di parlare di queste difficoltà, spesso sottovalutate e per cui è difficile fare prevenzione. Una condizione complessa che per la prima volta è stata riconosciuta nel contratto nazionale di lavoro 2016/2018, sottoscritto l’8 febbraio scorso, con esplicita attenzione sulla prevenzione dei fenomeni da stress.

Nel video l’intervista a Vittorio Lodolo D’Oria, Medico esperto di stress da lavoro correlato negli insegnanti