Si chiude il cerchio sul caso del pestaggio ai danni di un carabiniere durante gli scontri di Piacenza. Il terzo arrestato è un modenese di 23 anni, appartenente al collettivo del Guernica. Il giovane al momento si trova al carcere di Bologna
Sono stati arrestati gli autori della violenta aggressione ad un Carabiniere avvenuta durante la manifestazione dello scorso 10 febbraio a Piacenza. Sono tre le persone tratte in arresto dalla Polizia, l’ultimo a finire in manette è un modenese di 23 anni appartenente al collettivo del Guernica. Anche lui insieme agli altri due manifestanti arrestati a Pavia e a Torino avrebbe partecipato all’aggressione al militare, episodio immortalato in un video e poi diffuso sul web. Le indagini condotte dalla Digos non sarebbero comunque chiuse e si procederà fino al riconoscimento di tutte le persone coinvolte. Il primo arresto è avvenuto nella provincia di Pavia, e si tratta di un operaio nordafricano, individuato come colui che avrebbe sottratto lo scudo al militare e poi lo avrebbe utilizzato per colpirlo più volte. Il secondo a finire in manette è un attivista del movimento No Tav, arrestato a Torino. Secondo gli investigatori quest’ultimo, insieme al 23enne modenese coinvolto, avrebbero partecipato al pestaggio del militare rendendosi responsabili anche di altre violenze, tra cui quella di aver ripetutamente colpito i carabinieri con l’asta di una bandiera. Il modenese arrestato al momento si trova presso il carcere di Bologna. Per tutti e tre il giudice per le indagini preliminari di Piacenza ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere. Il militare ferito è Il brigadiere capo Luca Belvedere: negli scontri ha riportato la frattura scomposta della spalla. E’ stato operato nei giorni scorsi e ha una prognosi superiore al mese.