Sono arrivati i primi dati sulla sperimentazione dei nuovi filtri installati a gennaio alle fonderie di via Zarlati. L’emissione di sostanze che causano odore è stata ridotta del 50 per cento
In attesa di conoscere la nuova destinazione delle fonderie cooperative di via Zarlati, i residenti del quartiere Madonnina possono iniziare a respirare un’aria più leggera. Sono infatti usciti i primi dati riguardanti la sperimentazione del nuovo impianto di abbattimento, basato sull’iniezione di carboni attivi nelle condotte di aspirazione. A seguito dell’attivazione, avvenuta il 15 gennaio presso il punto di emissione E27, è stato registrato un abbattimento di circa il 50 per cento delle sostanze che causano odore e la riduzione di emissioni del carbonio organico totale. I dati fanno riferimento ai primi giorni di sperimentazione, dal 15 al 19 gennaio e sono stati confermati da Arpae, che ha effettuato diversi sopralluoghi e controlli, verificando un abbattimento medio giornaliero di poco superiore al 15 per cento del carbonio organico totale metanico e del 30 per cento per quello non metanico. È stato inoltre accertato che il funzionamento dell’impianto non aumenta l’emissione complessiva di polveri al camino e che i rifiuti di lavorazione rimangono classificati come “speciali non pericolosi”. A partire dal 12 febbraio inizierà la seconda parte della sperimentazione, che punta a ridurre ancora di più le emissioni e gli odori aumentando il dosaggio dei carboni attivi da 8 chilogrammi all’ora a 19.






































