Roberto Ciriesi, proprietario e amministratore unico della Castelfrigo, ha sempre negato di essere a conoscenza del sistema delle false cooperative. Un video diffuso sul web sembra smentire le sue affermazioni. E l’invito a scegliere il sindaco giusto fa scoppiare un caso nello scontro tra Flai CGIL e Cisl

Terremoto nella vertenza Castelfrigo: sul web spunta un video integrale di un’assemblea tenuta dalla proprietà dell’azienda di Castelnuovo Rangone nell’ottobre del 2016 nel quale sembra che Roberto Ciriesi, proprietario e amministratore unico della Castelfrigo, fosse a conoscenza del sistema delle false cooperative, che in un circolo vizioso, di volta in volta dichiaravano fallimento e licenziavano lavoratori, per poi tornare in vita con un nuovo nome e ricominciare la stessa storia. Una situazione che ha scatenato la protesta dei lavoratori e sindacati che – a detta di Ciriesi – ha provocato effetti pesanti sull’azienda. Nei rapporti con le banche e con i fornitori. Da qui l’attacco diretto ai lavoratori che affidandosi ai sindacati hanno protestato portando la questione all’esterno dell’azienda definendoli traditori. Roberto Ciriesi nel video parla davanti a tutti i lavoratori del sito produttivo di Castelnuovo Rangone, senza distinzioni tra dipendenti diretti e soci lavoratori in appalto. La distinzione tra chi ha protestato e chi no il titolare però la fa eccome. Una distinzione che si proietta anche rispetto ai sindacati. Che servono ai lavoratori quando le cose vanno bene – dice Ciriesi – ma non quando le cose vanno male in cui generano confuzione Da qui uno dei passaggi contestati, quello con l’invito a scegliere il sindacato giusto, capace di deflgrare nella contrapposizione tra Flai CGIL e Cisl