L’operazione “Sardinia Job” sbarca anche a Modena: si tratta di un’indagine di caporalato ed evasione fiscale. Le “Fiamme Gialle” di Pordenone scoprono un giro d’illegalità in cui è coinvolta anche un’azienda locale. Contestati i reati di presunte false fatturazioni e manodopera illecita
Si è conclusa questa mattina, un’importante operazione della Guardia di Finanza di Pordenone, contro il caporalato e l’evasione fiscale. L’indagine denominata “Sardinia Job”, dato il coinvolgimento di tredici società, tutte con sede legale in provincia di Sassari, è stata avviata nei mesi scorsi da parte dei militari di Spilimbergo e vede coinvolta anche un’azienda della nostra provincia. L’azienda modenese, rappresentata da un imprenditore già noto alla Procura per aver subito in passato uno sfratto esecutivo, è coinvolta nella vicenda per presunte false operazioni di fatturazione e manodopera illecita e sarà ora oggetto di verifiche. Le “Fiamme Gialle” hanno reso nota la presenza di 1057 posizioni lavorative irregolari, false fatturazioni per un valore di ventuno milioni di euro e il coinvolgimento di cinquantanove persone, le quali saranno oggetto d’indagine.
Dei cinquantanove indagati, quattro sono accusati di associazione a delinquere, quarantotto per reati tributari e sette per riciclaggio. Tali numeri sono stati rilevati in relazione ad attività distrattive, dal valore di settecento mila euro, effettuate su conti correnti societari, operati tramite carte prepagate e vaglia postali.






































