Continuano ad alimentarsi le polemiche relative alle emissioni delle Fonderie Riunite del quartiere Madonnina. Lunedì i cattivi odori si sono spinti fino al centro città, non sarebbe la prima volta specialmente con determinate condizioni atmosferiche

In attesa del completamento dell’installazione e dell’attivazione di un nuovo impianto che dovrebbe abbattere le emissioni maleodoranti, le Fonderie Cooperative di via Zarlati nel quartiere Madonnina tornano al centro dell’attenzione pubblica. Lunedì, infatti, i cattivi odori con cui da tempo sono costretti a convivere i residenti sono stati percepiti anche nel centro di Modena, con diverse chiamate e segnalazioni all’Arpae. I fumi prodotti dalle ciminiere delle Fonderie erano ben visibili ad occhio nudo anche a distanza, tanto che alcuni cittadini si sono anche allarmati pensando ad un incendio. Una condizione questa che a quanto pare non rappresenterebbe un caso, ma una possibilità concreta ogni qual volta si presentano determinate condizioni atmosferiche come rilevato da Arpae che nei mesi scorsi ha anche certificato, quantomeno, il rispetto dei valori massimi consentiti relativamente a queste emissioni. Nuove rilevazioni saranno poi effettuate durante le otto settimane di sperimentazione del nuovo impianto. Intanto i residenti del quartiere Madonnina ed i referenti del comitato RespiriaMo attendono con ansia l’appuntamento di lunedì, data in cui è stato fissato un nuovo incontro con il sindaco Muzzarelli