L’ennesima aggressione si è registrata questa mattina all’interno della Casa circondariale di Modena. Un detenuto si è scagliato contro tre poliziotti, uno di loro ha riportato anche una frattura ad un gomito. E il sindacato SAPPE critica il sistema penitenziario italiano
Ennesima aggressione ai danni di alcuni agenti della Polizia Penitenziaria all’interno della Casa Circondariale di Modena. Questa mattina tre poliziotti sono stati aggrediti da un detenuto, lo stesso che come fanno sapere i rappresentanti del sindacato SAPPE, martedì scorso si era reso responsabile di un’altra aggressione nei confronti di quattro agenti nel carcere bolognese della Dozza, dov’era detenuto. A Modena era stato trasferito proprio dopo l’episodio di pochi giorni fa ed oggi ha agito nuovamente tre poliziotti che hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche in ospedale e sono stati dimessi con prognosi di 20, 10 e 5 giorni. Uno di loro ha riportato anche una frattura ad un gomito. Episodi questi che ultimamente stanno diventando sempre più frequenti all’interno del carcere e che dimostrano come non ci siano più le condizioni per poter lavorare serenamente. Il sindacato SAPPE, inoltre, lancia un attacco al sistema delle carceri italiane ed in particolare critica la proposta del ministro Orlando di trasformare la polizia penitenziaria in rieducativa. Ad oggi, infatti, i detenuti sono liberi di circolare nelle sezioni, con le celle aperte, ma senza alcuna prospettiva di rieducazione, anzi, molti di loro approfittano di questo sistema per commettere ulteriori reati.



































