Dopo l’episodio di Genova, il sindacato Cisl ha richiesto delle verifiche anche a Modena: dai primi controlli è emerso che sono diversi gli infermieri che hanno scoperto di avere questi piccoli dispositivi elettronici tra le cuciture della loro divisa da lavoro

Il caso dei microchip scoperti sulle divise degli infermieri di Genova, ha allertato anche le sigle sindacali modenesi che si sono attivate per effettuare verifiche in tutta la provincia. Dai controlli sui primi casi è emerso che sono diversi gli infermieri dell’Azienda Usl e del Policlinico di Modena che si sono accorti di questi piccoli dispositivi elettronici, grandi quanto una monetina, inseriti tra le cuciture della divisa. Un ritrovamento che ha stupito tutto il personale. Le due aziende alla richiesta di spiegazioni da parte dei sindacati della Cisl hanno precisato trattarsi di un sistema di riconoscimento utilizzato dalle lavanderie per restituire i capi al legittimo proprietario. A quanto pare i microchip sono inseriti nel vestiario da lavoro dall’azienda privata che fornisce le divise, con l’obiettivo di consentire alle lavanderie di restituire ai proprietari i loro abiti evitando così scambi.

Nel video le interviste a:
– Patrizia De Cosimo, Rappresentante Segretaria Cisl Modena
– Livio Lo Martire, Delegato funzione pubblica Cisl Modena