Le Fiamme Gialle di Bologna ha sequestrato ieri nella bassa modenese un ingente patrimonio immobiliare, societario e finanziario ad un imprenditore edile di origine campana accusato di essere vicino a pregiudicati ed esponenti della criminalità organizzata
1,4 milioni di euro, questo è il valore complessivo a cui ammonta il patrimonio sequestrato ieri dai Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna ad un imprenditore di origine campana, D.G. le sue iniziali, residente nel modenese e accusato di essere vicino a pregiudicati ed esponenti contigui alla criminalità organizzata campana e calabrese. Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale di Modena in seguito alle indagini condotte dal pm Claudia Ferretti che hanno accertato come l’uomo nella sua attività lavorativa sin dal 1994 avesse più volte commesso evasioni fiscali o emesso fatture per operazioni inesistenti. Inoltre è stata accertata la sua vicinanza a clan camorristici, come i Moccia, gli Schiavone o i Casalesi e a cosche della ‘Ndrangheta come i Piromalli e i Fortugno.
Nel corso dell’operazione portata avanti dal Nucleo di Polizia Tributaria della Finanza i sequestri hanno interessato i comuni di Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro e Crevalcore ed in particolare hanno riguardato 1 villa, 5 appartamenti, 7 autorimesse, 1 fabbricato industriale, 3 partecipazioni sociali oltre a rapporti bancari tutti riconducibili all’imprenditore stesso. Tra le società colpite dall’ordinanza anche una s.r.l. già destinataria nel mese di marzo 2015 di un provvedimento di rigetto della domanda d’iscrizione nelle “White List” emesso dalla Prefettura di Modena proprio per la presenza di situazioni relative a tentativi d’infiltrazione mafiosa.






































