“Centri inutili, costosi e indegni: si investa di più nei sistemi di controllo dell’identità e della provenienza delle persone”
La Camera Penale di Modena boccia il piano del ministro dell’Interno Minniti che prevede la riapertura dei Centri di identificazione ed espulsione. In una nota l’associazione degli avvocati modenesi descrive i Cie come “inutili, costosi e indegni”: da un lato “strumento incapace e inadeguato a dare concreta esecuzione alle espulsioni” e, dall’altro, “strutture costosissime, sia sotto il profilo economico che dal punto di vista dell’impiego di personale delle forze di polizia, sottratte alle ordinarie funzioni di pubblica sicurezza”. Non solo: dei centri la Camera Penale “stigmatizza” anche la privazione della libertà personale imposta a soggetti che non hanno commesso nessun reato. Gli avvocati modenesi si rifanno all’esperienza del Cie di via La Marmora, definita “fallimentare” e bollano il piano Minniti come una “iniziativa demagogica, che rappresenta una tanto repentina quanto inefficace reazione al clamore mass mediatico di singoli eventi”. “Si investa di più sul sistema di controllo dell’identità e della provenienza delle persone”, attacca la Camera penale, che chiede accordi con i Paesi d’origine per “accelerare le procedure di espulsione”.



































