Una carpigiana aveva parlato su internet di bocconi avvelenati al parco, ma non c’erano stati riscontri. Ora è accusata dai carabinieri di procurato allarme

Finisce nei guai dopo un post su Facebook. E’ questa la vicenda capitata a una 35enne di Carpi accusata di aver pubblicato quello che si è rivelata una allerta infondata.

I fatti erano avvenuti il 19 luglio quando nel gruppo sul social network “A Carpi chi cerca trova”, gruppo piuttosto frequentato, era apparso un messaggio di una cittadina che parlava della presenza di bocconi avvelenati nel parco Bollitora di via Cattani. La segnalazione aveva causato apprensione si era diffusa in frettissima, di clic in clic e di computer in computer, giungendo anche sugli schermi del comando della Polizia Municipale. Ne erano scaturiti alcuni controlli nell’area verde da parte degli agenti dell’Unione delle Terre d’argine che non avevano trovato nulla, ipotizzando che quel post non fosse veritiero.

Del caso si sono informati anche i Carabinieri della compagnia di Carpi, che hanno sentito la 35enne che avrebbe pubblicato online quel messaggio, senza ricevere particolari spiegazioni o giustificazioni. Di conseguenza per la cittadina è scattata la denuncia con l’accusa di procurato allarme. Rischia adesso di dover pagare una multa.