Le funzioni dei Centri di assistenza e urgenza continueranno anche nel 2026: lo ha assicurato l’assessore regionale alla Sanità dell’Emilia-Romagna, Massimo Fabi, che ha risposto alle preoccupazioni dei sindacati riguardo alla scadenza, a fine 2025, dei contratti del personale impiegato nei Cau. Secondo l’assessore i lavoratori potranno stare tranquilli: tutte le attività dei centri proseguiranno, sia per quanto riguarda quelli collocati in continuità con i pronto soccorso, sia per quelli presenti nelle case della comunità. Fabi ha inoltre dichiarato che i risultati dei Cau nati dalla trasformazione dei punti di primo intervento negli ospedali distrettuali siano molto positivi. Secondo i dati raccolti dalla Regione, la loro nascita ha permesso di liberare risorse e di ricollocare numerosi medici dell’emergenza nei pronto soccorso con maggiore complessità clinica. Riguardo ai Cau presenti nelle Case della comunità, Fabi ha spiegato che è in corso il confronto con i sindacati dei medici di medicina generale per l’attivazione degli ambulatori delle aggregazioni funzionali territoriali. Secondo quanto riferito, le funzioni pure in questo caso continueranno anche nel prossimo anno. Insomma, Viale Aldo Moro rimarca la positività dei risultati raggiunti, promuovendo il sistema dei CAU, nella convinzione che rappresentino un elemento centrale dell’organizzazione dell’emergenza-urgenza sul territorio.

FUTURO DEI CAU, I CENTRI CONTINUERANNO ANCHE NEL 2026
Lavoratori dei CAU in apprensione per il contratto in scadenza a fine 2025. Dalla Regione arrivano però rassicurazioni: i centri di assistenza e urgenza proseguiranno anche nel 2026






































