Nel video le interviste a:

  • Dott.ssa Licia Petropulacos, Esperta in Sanità e PNRR
  • Prof. Marcello Morciano, Direttore Centro Analisi delle Politiche Pubbliche UNIMORE

I numeri sull’apprezzamento della sanità modenese per l’anno 2025 sono tutt’altro che confortanti. L’analisi di Poleis, che si è concentrata sull’indice di gradimento dei cittadini nei confronti del sistema sanitario territoriale, ha rilevato che il 49% dei modenesi si è rivolto al privato, non tanto per l’assenza di qualità del servizio pubblico quanto per le liste d’attesa troppo lunghe. Per lo stesso motivo, circa il 40% dei cittadini ha fatto ricorso a una copertura integrativa, tra welfare aziendale o assicurazione sulla salute. Una croce per il servizio pubblico, che secondo la Dottoressa Licia Petropulacos, esperta in Sanità e PNRR, dipende da un innalzamento della richiesta delle prestazioni sanitarie, da visite evitabili e da una carenza di personale, soprattutto infermieristico. Proprio per cercare di ridurre il numero di prescrizioni specialistiche, si guarda al 2026 per la distribuzione di appositi kit diagnostici ai medici di base, che consentiranno di effettuare visite direttamente in ambulatorio. Una soluzione che per gli esperti può essere utile in un momento di crisi