Lo squillo del telefono e la presunta emergenza: una voce sconosciuta avverte l’anziana che sua figlia sarebbe rimasta coinvolta in un grave incidente stradale. Per “aiutarla”, le chiedono di raccogliere subito gioielli e denaro da consegnare a un incaricato. Un inganno orchestrato con cura, quello messo in atto da un 46enne di origine napoletana, arrestato dai Carabinieri per tentata truffa aggravata. Nel mirino è finita una 80enne modenese, affetta da demenza senile, che si era già adoperata per radunare i preziosi, convinta dalla falsa emergenza raccontata al telefono. Di lì a poco, qualcuno si sarebbe presentato a casa per raccogliere il bottino. Se non fosse che i Carabinieri della Sezione Operativa di Modena, in servizio in borghese per contrastare proprio i reati predatori, avevano già notato un’auto sospetta aggirarsi nel quartiere residenziale. Hanno così seguito il veicolo, fino a quando il conducente è sceso, diretto all’ingresso del condominio. A quel punto, i militari lo hanno bloccato: dagli accertamenti, è stata individuata l’abitazione dove si stava consumando la truffa, ovvero quella dell’anziana, trovata in lacrime e pronta per consegnare i suoi averi. Il tempestivo intervento ha così sventato la consumazione della truffa e ha portato all’arresto del 46enne in flagranza.