Nel video l’intervista a:
– Alessandra Necci, Direttrice delle Gallerie Estensi
– Carlo Ossola, Presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana
– Mons. Rino Fisichella, Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione
Nel cuore di Roma, nella solenne Sala Capitolare del Senato, è arrivato un capolavoro che racconta la meraviglia del Rinascimento italiano: la Bibbia di Borso d’Este. Dopo cento anni di custodia alla Biblioteca Estense di Modena, il prezioso manoscritto lascia la sua dimora per essere protagonista, fino al 16 gennaio, della mostra Et vidit Deus quod esset bonum – La Bibbia di Borso d’Este. Realizzata a Modena tra il 1455 e il 1461 per il duca Borso d’Este, la Bibbia è uno dei massimi esempi della miniatura rinascimentale. Le sue pagine, ornate da fregi dorati, animali fantastici, fiori e stemmi ducali, risplendono di pigmenti preziosi come il lapislazzuli oltremare. Ogni foglio è un microcosmo di fede e bellezza, specchio della magnificenza della corte estense. L’inaugurazione di oggi, celebra non solo l’apertura dell’esposizione, ma anche il ritorno simbolico dell’opera nel luogo dove, nel 1923, Giovanni Treccani ne formalizzò la donazione allo Stato italiano. L’evento, promosso in occasione del Giubileo del 2025, rappresenta uno dei momenti più significativi dell’anno santo: un ponte ideale tra la spiritualità e la bellezza rinascimentale. A cento anni dal suo ritorno nella Capitale, rappresenta un simbolo di rinascita e di armonia tra fede e cultura, rinnovando quel messaggio di luce e magnificenza che l’ha resa immortale.





































