Nel video l’intervista a Daniele Casolari, responsabile area sindacale e delle categorie Lapam Confartigianato

Tra opportunità e minaccia, queste le due facce della stessa medaglia dell’impiego dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro. Un sondaggio di Lapam Confartigianato ha indagato il sentiment tra gli imprenditori delle micro e piccole imprese associate. Secondo lo studio Eurobarometro, il 61% degli italiani ha un’opinione positiva sull’uso di robot e IA, percentuale che sale al 66% tra imprenditori e autonomi. Dalla rilevazione Lapam emerge che un imprenditore su quattro la vede come un’opportunità, mentre il 5,3% come una minaccia mentre ben il 69% non ha ancora un’idea definita, segno che serve più informazione e formazione per comprenderne le potenzialità. Tra i vantaggi più citati spiccano la maggiore efficienza del lavoro, la riduzione dei costi e la possibilità di ampliare prodotti e servizi. Tuttavia, il 32% degli intervistati esprime preoccupazione per gli effetti sull’occupazione e molti temono la perdita di personalizzazione o del “saper fare” tipico dell’artigianato. Nel 2024 oltre il 10% delle micro e piccole imprese italiane utilizza già tecnologie legate all’IA, soprattutto per la gestione economica, il marketing e l’e-commerce. Ma il 70% di chi non la impiega dichiara di non sapere come introdurla nei propri processi.