Era sold out da tempo. Si preannunciava come un grande evento capace di miscelare tante anime, il bel canto, la musica pop, l’attenzione al sociale, la presenza di star internazionali. E così è stato. Ieri sera l’Arena di Verona si è trasformata in un palcoscenico magico, incastonata come un gioiello nel cuore della città, per rendere omaggio all’indimenticabile Luciano Pavarotti, nel concerto-spettacolo dedicato ai 90 anni dalla sua nascita. Un tributo che ha saputo fondere il bel canto con la musica pop, la memoria con la contemporaneità, l’arte con l’impegno sociale. L’idea al centro della serata: proiettare nel futuro il sogno del tenore modenese, che ha dedicato la sua vita ad abbattere le barriere tra i generi musicali e rendere l’opera accessibile a tutti anche grazie all’apporto di musicisti emergenti, come accaduto ieri sera. Sul palco, accanto a star internazionali, giovani talenti e musicisti emergenti, protagonisti di una serata intensa, carica di emozione, racconti e musica senza tempo. A condividere il ricordo di Pavarotti, artisti che hanno intrecciato le proprie vite con la sua, a partire dai colleghi e amici José Carreras e Plácido Domingo, con cui ha formato l’indimenticabile trio dei Tre Tenori. Accanto a loro, tra gli altri, Andrea Bocelli, Vittorio Grigolo, Laura Pausini, Il Volo, Biagio Antonacci, Ligabue, fino al celebre violoncellista Hauser. Ad accompagnare gli artisti sul palco, l’Orchestra della Fondazione Pavarotti. Ogni nota, ogni aria, ogni ricordo ha contribuito a rendere omaggio a un artista che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica. Come anticipato, non è mancata l’attenzione al sociale. Parte dei proventi sarà devoluta all’Antoniano di Bologna per l’Operazione Pane e alla Fondazione Luciano Pavarotti, per sostenere giovani cantanti lirici e mantenere viva la Casa Museo di Modena, che ogni anno accoglie migliaia di visitatori da tutto il mondo
