Nel video l’intervista a Davide Ferraresi, Legambiente Modena
La Pianura Padana è la zona più inquinata d’Europa per l’ozono troposferico, un inquinante pericoloso per la salute e l’ambiente. A Modena, i dati parlano chiaro: 22 giornate di superamento della soglia di allerta sanitaria e 60 giorni oltre il valore obiettivo di legge, ben oltre il limite previsto dalla normativa europea. Il quadro è simile in altre città emiliane come Reggio Emilia, Parma e Piacenza, ma Modena resta tra i capoluoghi più colpiti. L’ozono, prodotto da reazioni chimiche tra inquinanti in presenza di forte irraggiamento solare, può provocare danni alle vie respiratorie e aumentare il rischio di patologie croniche, oltre a ridurre la resa agricola dei raccolti. Secondo Legambiente, una delle cause principali è il metano. Gli esperti lanciano l’allarme: per contrastare l’ozono servono politiche ambientali più incisive capaci di agire alla radice delle emissioni. Non basta ridurre il traffico o abbattere i gas di scarico: secondo Legambiente è urgente intervenire sulle attività agricole ad alta intensità, in particolare sugli allevamenti intensivi, principali responsabili. Un impegno che, al momento, per l’associazione resta più sulla carta che nei piani d’azione concreti.