Doccia fredda sull’accordo Aimag-Hera. La Corte dei Conti di Bologna boccia l’operazione che porterebbe a un partenariato che più volte ha fatto discutere. Il parere negativo è arrivato, in particolare, in relazione alle richieste presentate da 12 comuni modenesi sull’acquisizione di una partecipazione indiretta nella società Heracquamodena Srl, che gestisce già il servizio idrico in 27 comuni del nostro territorio. La Corte rileva, nero su bianco, una serie di importanti criticità, tra cui “l’inadempimento dell’onere di motivazione analitica”, ma anche il fatto che non siano state “illustrate né valutate soluzioni alternative rispetto al rafforzamento della partnership con Hera Spa”. Non solo, i giudici rilevano che non sarebbe stata adeguatamente dimostrata la necessità stessa dell’operazione per il perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente e non vi sarebbero sufficienti elementi informativi sulla convenienza economica dell’operazione che ha dato vita al passaggio di Aimag ad Hera. Nel lungo elenco di criticità figura poi l’assenza di una procedura di gara a doppio oggetto, come sarebbe invece richiesto dalla normativa per le società miste pubblico-private; una carenza che comprime secondo i giudici, i principi di concorrenza e trasparenza. La valutazione della Corte sull’intero progetto è in generale sfavorevole, in quanto determinerebbe una sostanziale modifica della governance societaria e della forma di gestione del servizio idrico integrato con il risultato di cedere la direzione e la gestione di una società a controllo pubblico, ovvero Aimag, ad un soggetto privato, Hera Spa.

FUSIONE HERA-AIMAG, LA CORTE DEI CONTI BOCCIA L’ACCORDO
La Corte dei Conti di Bologna stronca il partnerariato Aimag-Hera, rilevando numerose criticità alla base dell’accordo. Tra queste, la mancanza di soluzioni alternative al passaggio di Aimag ad Hera e l’assenza di motivazioni sulla necessità dell’operazione stessa