Nel video l’intervista a Elena Mazzoni, Assessore regionale alla Legalità
Dove prima c’era il graffio della mafia, oggi sorgono spazi per la comunità. A Modena e Castelnuovo Rangone due immobili confiscati alla criminalità organizzata sono stati restituiti alla collettività per finalità sociali. In via Anderlini nel capoluogo, un edificio riqualificato ospiterà progetti a sostegno delle fasce fragili. A Castelnuovo, un ex fabbricato diventerà un polo giovanile per la promozione della legalità. Due immobili che fanno parte dei 15 beni confiscati e recuperati in Emilia-Romagna solo nel 2025, grazie a un contributo regionale di oltre 650mila euro. Un’operazione che porta a 49, il totale degli immobili strappati alla criminalità e trasformati in risorse per il territorio dal 2011 a oggi. Ma la lotta alle mafie non si ferma al cemento. Con il nuovo Rapporto regionale sulla Legalità 2025, si punta sulla cultura, sull’ educazione e la coesione sociale: 39 i progetti finanziati, con il coinvolgimento di scuole, enti locali, università e realtà del terzo settore. Un’azione a tutto campo, che non si limita a recuperare spazi, ma mira a cambiare mentalità.