Nel video l’intervista a Paolo Ventura, Artista
Un varco tra sogno e realtà si apre su un mondo di circhi dimenticati, travestimenti silenziosi e ricordi di guerra che emergono come ombre leggere. È l’universo poetico di Paolo Ventura, racchiuso nella mostra L’oca gigante e altre meraviglie, allestita nelle sale di Palazzo Santa Margherita. In equilibrio tra finzione e memoria, le sue opere, tra fotografie, collage, sculture di carta e oggetti di scena, raccontano storie sospese, ambientazioni senza tempo che sembrano trattenere il respiro prima o dopo un’azione invisibile. Ventura costruisce mondi in miniatura, li abita con la propria immagine, li popola di figure mute e spazi familiari, evocando una realtà immaginata che sfugge a ogni definizione. La particolarità di questa esposizione è che l’artista ha curato personalmente anche l’allestimento della mostra, scrivendo frasi evocative sui muri che accompagnano il visitatore in un percorso narrativo immersivo. Ogni parola, ogni immagine, ogni dettaglio sembra invitare a entrare in una storia che non finisce mai, dove la memoria e l’immaginazione si intrecciano senza soluzione di continuità.






































