Nel video l’intervista a Rosamaria Papaleo, Segretaria Generale Cisl Emilia Centrale

La prima tranche conterà una decina di autisti gettonisti provenienti dalla Campania. Ma per coprire le carenze di Seta, se ne aggiungeranno probabilmente altri, fino ad arrivare al numero di lavoratori attivi nel 2023, prima che le corse venissero drasticamente tagliate. E’ questa la strada che l’azienda di trasporto pubblico locale ha scelto di intraprendere per lenire la carenza di organico. Una decisione che fa infuriare i sindacati, con Cgil, Cisl e UIL che minacciano un grande sciopero. Il motivo? I gettonisti in arrivo a Modena, seppur precari, avrebbero un trattamento agevolato e diversi benefit rispetto agli autisti già assunti, per i quali era più volte stato chiesto un miglioramento salariale mai arrivato. Di fronte alla richiesta di migliorare stabilmente il trattamento degli autisti e di rendere il lavoro più attrattivo, chiosano i sindacati, l’azienda aveva risposto di non avere risorse, ponendo sul tavolo appena 600mila euro serviti solo per aumentare i buoni pasto.