Foto di copertina, d’archivio
Ieri i Carabinieri della Tenenza di Castelfranco Emilia hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modena, su richiesta di questa Procura, nei confronti di un quarantenne italiano, gravemente indiziato del delitto di atti persecutori aggravati nei confronti dell’ex moglie.
L’indagato – non nuovo a simili condotte della stessa indole ed in particolare maltrattamenti in famigli e atti persecutori, posti in essere anni prima sempre ai danni dell’ex moglie (fatti in relazione ai quali pende giudizio in appello) – a partire dai primissimi giorni di settembre aveva ricominciato ad attuare una serie di reiterate condotte persecutorie e minacciose, presentandosi quotidianamente sotto casa della donna, citofonando ripetutamente, appostandosi e sorprendendo la vittima nel momento in cui usciva di casa, raggiungendola persino sul luogo di lavoro.
Tali condotte ponevano la donna in una condizione di inquietudine e preoccupazione, nel fondato timore per la propria sicurezza e incolumità e di quella dei figli minori della coppia. A quel punto, esasperata dalla situazione, la donna chiedeva aiuto ai Carabinieri, denunciando quanto occorso in suo danno.
Il G.I.P. presso il Tribunale di Modena, ritenendo la sussistenza dei gravi indizi di reato a carico dell’uomo e delle esigenze cautelari a tutela della persona offesa, accogliendo la richiesta di questa Procura della Repubblica, emetteva la suddetta ordinanza applicativa degli arresti domiciliari in altra Regione, che veniva immediatamente eseguita e notificata all’indagato dai Carabinieri di Castelfranco Emilia.
Si rammenta che l’indagato è da considerarsi presunto innocente sino a sentenza irrevocabile di condanna.