Partirà ad ottobre il processo a carico del giovane accusato dell’aggressione di Tabina di Magreta. L’udienza è stata fissata per il giorno 21 davanti al Tribunale per i Minorenni di Bologna. Sul banco degli imputati ci sarà il ragazzo, oggi 18enne, di origine tunisina, che all’epoca dei fatti era ancora minorenne. Le accuse a suo carico sono gravissime: deve rispondere di tentato omicidio, violenza sessuale e rapina pluriaggravata. I fatti risalgono al 15 aprile scorso, quando il giovane si era allontanato in bicicletta dalla comunità di accoglienza “Orione 80”, dove era ospite  e aveva aggredito una donna di 66 anni che faceva jogging sulla pista ciclabile di via Tomaselli. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’avrebbe afferrata stringendole il collo con il braccio, colpendola con violenza e trascinandola in un canale a bordo strada. Lì, stando alle indagini, l’avrebbe immobilizzata e costretta a subire atti sessuali, aggravati dalla condizione isolata del luogo e dall’età della vittima. L’accusa di tentato omicidio nasce invece dal fatto che secondo la Procura il giovane, nel tentativo di strangolarla, le avrebbe stretto con forza lo scaldacollo che indossava. Il giudice Chiara Alberti ha disposto il giudizio immediato mentre la difesa ha chiesto il rito abbreviato.