Fare la spesa, oggi, è diventata un’impresa. Divincolarsi tra i prezzi in crescita, scegliere cosa mettere nel carrello e cosa lasciare sullo scaffale è ormai una sfida quotidiana per tante famiglie modenesi. I numeri ufficiali parlano di un’inflazione contenuta, +1,7% a luglio, ma la realtà è ben diversa quando si guarda ai prodotti freschi: frutta, verdura, carne e pesce hanno registrato aumenti medi del 5,1%, con picchi come l’8,8% in più solo per la frutta fresca nell’ultimo mese. Una realtà che i modenesi percepiscono ogni giorno. Il potere d’acquisto, secondo i dati di Federconsumatori, è già calato del 12,5% tra il 2016 e il 2023 — e nel 2024 la tendenza continua. E così il carrello si svuota, ma il conto alla cassa è sempre più pesante. A pesare non sono solo l’inflazione e i rincari lungo la filiera, ma anche i danni del clima e i costi delle bollette e quelli di gestione.