Nel video l’intervista a:
– Giuseppe Molinari, Presidente Camera di Commercio di Modena
– Prof. Antonio Ribba, Docente di Politica Economica Unimore
Sono 900 le imprese a rischio in Emilia-Romagna a causa dei dazi americani al 15%. Le stime preliminari parlano di un impatto complessivo di 1,6 miliardi di euro, ridotto a circa 1,1 miliardi in uno scenario più realistico. Tra i settori più esposti l’agroalimentare, l’automotive, i macchinari industriali e la farmaceutica. A pesare in modo particolare è il settore del vino: l’Italia esporta circa 2 miliardi di euro in vino verso gli Stati Uniti, e l’Emilia-Romagna rappresenta una fetta significativa con quasi 500 milioni. Nel frattempo gli economisti hanno definito l’accordo commerciale Trump- Von Der Leyen “asimmetrico”, esprimendo preoccupazione per la disparità tra obblighi tariffari imposti agli europei e le poche concessioni ottenute dalla stessa Ue. Secondo Unioncamere, sono 1.256 le imprese emiliano-romagnole che esportano in modo significativo negli Stati Uniti, e per alcune il mercato americano vale oltre il 25% del fatturato. Il peso dei dazi, in questi casi, si traduce in un taglio diretto sui ricavi. A ciò si aggiunge un ulteriore fattore penalizzante: il deprezzamento del dollaro rispetto all’euro, che rende i prodotti italiani meno competitivi.