Nel video, l’intervista all’avvocato difensore Roberto Ghini
È il giorno della sentenza nel processo con rito abbreviato per l’omicidio di Jaouad Dejli, il 37enne marocchino ucciso il 26 aprile 2024 a Castelnuovo Rangone. Il Giudice ha riconosciuto l’omicidio volontario per i due fratelli marocchini di 50 e 28 anni, escludendo la preterintenzione. La Pubblica Accusa aveva chiesto complessivamente 35 anni di reclusione, ma le condanne sono state inferiori. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, durante una lite sotto casa dei due fratelli, la vittima avrebbe prima divelto un cartello stradale e lanciato sassi, per poi aggredirli. Ne sarebbe nata una colluttazione culminata con l’accoltellamento all’inguine da parte del fratello più giovane, mentre l’altro lo colpiva con un bastone. I due hanno sempre sostenuto di non aver agito con l’intenzione di uccidere. Anche per questo, la difesa ha già annunciato ricorso in appello.