Si nascondeva a Barcellona Andrea Cavallari, il 26enne condannato per la strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo del 2018, costata la vita a sei persone, tra cui cinque adolescenti. Il giovane era evaso lo scorso 3 luglio, dopo aver ottenuto un permesso premio per discutere la sua tesi di laurea in Giurisprudenza all’Università di Bologna. Quel giorno, dopo aver celebrato il traguardo con amici e familiari, non ha più fatto ritorno al carcere della Dozza, dove era detenuto, dando il via a una fuga durata due settimane. Le indagini, condotte dalla Polizia Penitenziaria italiana in collaborazione con le autorità spagnole e coordinate da Eurojust, hanno portato al suo ritrovamento nella giornata di oggi. Il blitz è avvenuto in tarda mattinata: Cavallari è stato fermato mentre camminava per strada nel capoluogo catalano. Non ha opposto resistenza. Raggiunto telefonicamente il padre del ragazzo, Marco Montanari ha scelto di non rilasciare dichiarazioni.  Cavallari stava scontando una pena di 11 anni e 10 mesi per omicidio preterintenzionale e lesioni, dopo l’utilizzo di spray urticante all’interno della discoteca “Lanterna Azzurra”, che provocò il panico e la calca mortale. Ora si attende il suo rientro in Italia, dove dovrà rispondere anche del reato di evasione. Intanto le autorità italiane stanno approfondendo le modalità della fuga e accertando eventuali complicità