Nel video l’intervista a Andrea Bosi, Amministratore Unico di aMo

Parla il giorno dopo il terremoto che, partito dal caso aMo, ha scosso il Partito Democratico. Andrea Bosi è, metaforicamente, in piedi su due macerie: quelle dell’Agenzia per la mobilità, di cui ora è amministratore unico e che è chiamato a riorganizzare, e quelle del PD, che ora si trova senza segretario provinciale, date le dimissioni di Stefano Reggianini. Se il sindaco Massimo Mezzetti ha già annunciato un cambio di tutti i vertici all’interno della società, dopo lo scandalo dei 500mila euro sottratti a partire dal 2019, Bosi ora ha in mano una responsabilità importante: fare rinascere un’agenzia per la mobilità più solida e più sicura. Per fare il punto sulle azioni per recuperare le risorse e la riorganizzazione di aMo, ha convocato per mercoledì una nuova assemblea dei soci. Al di fuori del tavolo dei soci, la vicenda ha avuto forti conseguenze politiche. Bosi allontana l’ipotesi di una responsabilità del PD nell’ambito della sottrazione delle risorse, ma non nega che il caso abbia aperto una vera e propria crisi