Per la comunità di Sestola oggi è la giornata del silenzio. Il dolore è ancora troppo fresco, troppo forte per commentare la tragedia della famiglia Marchioni, storici gestori dell’Hotel del Corso, una struttura alberghiera sotto al monte Cimone.
Due giorni fa la morte di Fabio Marchioni a soli 36 anni. Un incidente alle cascate del Dardagna, sull’Appennino al confine tra le province di Bologna e Modena. Tuffandosi in acqua per rinfrescarsi, forse scivolando, l’uomo aveva sbattuto la testa su una roccia. Un impatto fatale: non era bastato l’allarme tempestivo lanciato da alcuni turisti inglesi che avevano notato il corpo del ragazzo, nonostante l’intervento di Vigili del Fuoco ed elisoccorso.
La stessa famiglia, 30 anni fa, aveva già affrontato un lutto terribile per la perdita della figlia piccola di 6 anni. Questa volta il loro padre non ha retto.
Aurelio Marchioni aveva 68 anni. Il suo cadavere è stato rinvenuto ai piedi di un ponte situato nella stessa zona, nel comune di Fanano. Risultava disperso appena dopo aver appreso della mancanza del figlio.
Non ci sono parole per descrivere questo dolore straziante che scuote la comunità in modo indelebile. Il Cimone Football Club, la squadra dilettantistica dell’Appennino, dove Fabio ha militato sin da giovanissimo, sceglie queste parole per esprimere il proprio cordoglio.
Per celebrare il lutto il sindaco di Sestola Fabio Magnani ha annunciato il rinvio di tutte le manifestazioni previste per il fine settimana.

SESTOLA IN LUTTO, LA COMUNITA’ PIANGE AURELIO E FABIO MARCHIONI
E’ ancora molto scossa la comunità di Sestola dopo la perdita di Aurelio e Fabio Marchioni. Il sindaco Magnani ha annunciato il rinvio di tutte le manifestazioni nel Comune dell’Appennino