È iniziato il processo a carico di quattro attivisti No Vax, accusati di aver imbrattato, tra maggio e settembre 2022, i muri di diversi edifici pubblici, tra cui ospedali e le sedi dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inail e della Uil. Le scritte, realizzate con vernice rossa, avevano contenuti configurabili come diffamatori, rivolti in particolare al Policlinico e all’Ausl. I quattro imputati — un giovane residente a Formigine e tre donne originarie di Taranto, Verona e Chioggia, ma domiciliate tra la nostra provincia e quella di Parma — devono rispondere dei reati di imbrattamento e diffamazione. Le indagini condotte dalla Digos hanno portato alla loro identificazione, confermando l’appartenenza al gruppo No Vax denominato “Vivi”. Durante l’udienza preliminare, svoltasi presso il tribunale di Modena, si sono costituite parte civile il Policlinico e l’Ausl, rappresentati dall’avvocato Luca Pastorelli. Anche la Uil Emilia-Romagna, tramite gli avvocati Salvatore Sotera e Stefania Martelli, ha chiesto di costituirsi parte civile per l’episodio avvenuto nel giugno 2022 presso la propria sede. Il giudice ha respinto le richieste di proscioglimento avanzate da tre delle imputate, fissando per loro l’udienza dibattimentale al 26 novembre. Per il quarto imputato, il giovane di Formigine, è stata accolta la messa alla prova: l’udienza per verificare l’esito del percorso e l’eventuale risarcimento del danno è stata fissata al 9 dicembre.

SCRITTE NO VAX, A PROCESSO QUATTRO ATTIVISTI DEL GRUPPO “VIVI”
Devono rispondere dei reati di imbrattamento e diffamazione quattro attivisti del gruppo “No Vax” che nel 2022 avevano riempito di scritte contro i vaccini i muri di diversi edifici. Iniziato il processo in Tribunale a Modena