Larghe, profonde, per nulla nascoste, ma soprattutto pericolose. Sono le temutissime buche, l’incubo degli automobilisti modenesi. Come funghi, dopo soli tre giorni di pioggia ininterrotta veri e propri crateri hanno tappezzato il manto stradale della Tangenziale, sotto la gestione di Anas che, neanche un anno fa, aveva provveduto al rifacimento del manto stradale nei tratti più critici. Ora, la storia si ripete. L’acqua, il freddo, l’umidità non fanno bene all’asfalto, si sa, e le precipitazioni di questi ultimi giorni sono andate ad aggravare una situazione già precaria di suo. Anche perché, difficile fare “rattoppi” sotto la pioggia. Eppure, questa mattina all’uscita 12 per San Cataldo, in direzione Bologna, si è resa necessaria la chiusura per cercare di mettere il prima possibile una “toppa”, in via del tutto emergenziale. Ma a presentare i maggiori problemi sono stati, soprattutto, i tratti di strada non ancora “ritoccati”, tra cui gli svincoli di ingresso e di uscita. Da Sassuolo a Modena Nord, per evitare le buche gli automobilisti sono costretti ad effettuare vere e proprie gimcane, tralasciando un evidente problema di scarsa sicurezza che non si limiterebbe solo all’anello delle tangenziali. In alcuni casi, infatti, più che di buche si può parlare di voragini, tant’è vero che nei giorni scorsi alcuni cittadini, mostrando grande solidarietà, hanno condiviso sui social alcune foto, come queste scattate in Viale della Resistenza, per segnalare. Ma soprattutto, evitare danni alle auto.

BUCHE IN TANGENZIALE, DOPO IL RIFACIMENTO, LA PIOGGIA TORNA A FARE DANNI
La pioggia degli ultimi giorni ha peggiorato le condizioni delle strade modenesi. Chiusa questa mattina l’uscita 12 della tangenziale per un rattoppo dell’asfalto. Un’emergenza che si sta espandendo a macchia d’olio su più tratti.