Nel video l’intervista a Rosanna Bartolini: Vice Presidente Casa delle Donne contro la Violenza di Modena; Elena Campedelli: Presidente Casa delle Donne contro la Violenza di Modena.
‘Sorella io ti credo’, l’hanno scritto sugli striscioni e pronunciato a gran voce e all’unisono, le varie associazioni contro la violenza sulle donne dell’Emilia Romagna che questa mattina si sono riunite all’esterno del tribunale di Modena per dire basta ai femminicidi e per denunciare il fatto che ancora oggi molte donne non vengono creduto. Un grido di denuncia ma anche di rabbia per quanto accaduto a Gabriela e Renata, madre e figlia di Castelfranco Emilia uccise nella loro abitazione dall’ex marito della donna proprio nel giorno in cui pendeva una richiesta di archiviazione per violenze. Una tragedia che ha sconvolto la comunità intera per la sua efferatezza ma soprattutto che ha riacceso i riflettori su una problematica, quella dei femminicidi, che oggi rappresenta la prima causa di morte per le donne in Italia. Dall’inizio dell’anno sono state ben 40 le vittime in tutta Italia. Una ogni 4 giorni. Solo in Emilia Romagna sono oltre 6000 le donne che vengono ascoltate dai centri anti violenza della regione.