Nel video l’intervista alla Prof.ssa Cristina Mussini, direttrice Struttura Complessa di Malattie Infettive
Nel cuore di Modena i tavolini di bar e ristoranti lungo le strade sono vuoti, in attesa di fare sedere di nuovo i clienti. Un’attesa che potrebbe sciogliersi già dal 26 aprile, quando i territori potranno tornare in zona gialla e consentire alle attività ristorative di servire nuovamente le persone all’aperto, sia a pranzo che a cena. E non solo questo: anche i cinema e i teatri potranno riaprire, anche se sempre “en plein air”. Insomma, a partire dal prossimo lunedì sarà possibile riassaporare una normalità da tempo preclusa. Ma non si tratta di un “liberi tutti”. Lo ribadisce, non senza preoccupazione, la direttrice della struttura complessa di Malattie Infettive del Policlinico, la Professoressa Cristina Mussini. Quello che Draghi ha definito un “rischio ragionato”, è per la direttrice più un “azzardo necessario”. Sul fronte sanitario, è ancora necessario tenere la massima attenzione. A Modena in particolare, anche se i ricoveri sono in calo, le terapie intensive sono ancora piene a causa delle lunghe degenze dei ricoverati. Due, dice la professoressa Mussini, le formule che possono salvarci dal rischio di un rialzo della curva epidemiologica e quindi di nuove chiusure: l’accelerazione della campagna vaccinale e il rispetto delle misure di sicurezza. Sulla prima, i cittadini non hanno potere, ma per la seconda, la direttrice mette in guardia.