La produzione industriale a dicembre del 2019 scende del 2,7% rispetto a novembre, segnando il calo più forte da gennaio del 2018. Lo rileva l’Istat che su base annua segna una diminuzione del 4,3% (dato coretto per gli effetti di calendario). Il dato annuo risulta in flessione anche in termini grezzi ma la contrazione diventa meno ampia (-1,3%). Il ribasso congiunturale segue la crescita zero di novembre. Su base annua, invece, tutti i mesi del 2019 sono stati archiviati con il segno meno tranne febbraio. Nel quarto trimestre del 2019 la produzione industriale scende in termini congiunturali dell’1,4%. È il calo più forte dal quarto trimestre del 2012. Inoltre la flessione segue quelle del secondo e del terzo trimestre. Applicando gli standard del Pil alla produzione industriale si potrebbe dire che il settore sta attraversando una fase di ‘recessione’. La produzione industriale nel comparto degli autoveicoli nel 2019 segna un ribasso annuo del 13,9%. Si tratta del ribasso più forte dal 2012. Guardando all’ultimo mese del 2019, dicembre, si registra una diminuzione tendenziale dell’8,6%. La contrazione della produzione industriale nel 2019 investe un po’ tutti i comparti. Si salvano in pochi. È il caso dell’industria alimentare (+3,0% e +2,9% a dicembre) e della la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (+2,2% e +5,3% a dicembre). Male invece il tessile (-4,6% e -4,2% a dicembre), la fabbricazione di mezzi di trasporto (-4,4% e -7,1% a dicembre) e la metallurgia (-4,1% e -7,3% a dicembre). In calo anche la fabbricazione di macchinari, un settore che pesa molto (-2,9% e -7,7% a dicembre).